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Truffa delle Orecchiette: tutto come prima a Bari Vecchia

Bari Vecchia 29 maggio 2025 – La piattaforma Home Restaurant Hotel torna a far sentire la propria voce in merito alla ormai annosa vicenda della “Truffa delle Orecchiette” a Bari Vecchia. In un post pubblicato oggi su Instagram, l’organizzazione denuncia la persistente illegalità delle cosiddette “pastaie”, che continuano a occupare suolo pubblico senza alcuna autorizzazione, nonostante le multe e i divieti già emessi dalle autorità competenti. Secondo quanto documentato nel video diffuso oggi, le attività abusive proseguono indisturbate. “Le regole sembrano valere solo per chi cerca di innovare rispettando la legge – si legge nel comunicato – mentre chi lavora fuori da qualsiasi quadro normativo, con il beneplacito della politica locale, continua senza ostacoli”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fake news e corsi inutili: le denunce di Home Restaurant Hotel

Nel mirino del fondatore e CEO di Home Restaurant Hotel, Gaetano Campolo, anche le lobby della ristorazione, come Confcommercio, accusate di alimentare una campagna di disinformazione contro gli Home Restaurant.

Siamo vittime di vere e proprie fake news, si attacca il nostro settore con falsità diffuse ad arte per proteggere interessi consolidati”, ha dichiarato Campolo.

Un altro punto critico è la cosiddetta “Licenza di Somministrazione”, un corso spesso proposto a cifre elevate agli aspiranti ristoratori, ma totalmente inutile per chi pratica Home Restaurant in forma privata e occasionale, come chiarito dalla stessa piattaforma.

Non esiste nessuna SCIA per l’Home Restaurant, perché non è un’attività aperta al pubblico, ma un’attività domestica, su prenotazione e senza somministrazione”, ha ribadito Campolo.

 

Il caso Nunzia Caputo e le responsabilità mediatiche

Home Restaurant Hotel richiama alla memoria anche la strumentalizzazione mediatica operata da Mi Manda Rai Tre e dall’Assessore Pietro Petruzzelli del Comune di Bari, che in passato, il 9 novembre 2024, hanno fatto credere che il problema fosse l’home restaurant di Nunzia Caputo, quando in realtà la pastaia era finanziata da una grande azienda come Molino Casillo e operava in modo continuativo e commerciale nello spazio pubblico, senza alcuna regolarizzazione.

È inaccettabile – tuona Campolo – che si sia usato il nostro settore per coprire le falle di un sistema che tollera da oltre 10 anni attività irregolari in Bari Vecchia, senza che i NAS dei Carabinieri siano mai intervenuti. Nel frattempo, a Passignano sul Trasimeno, la nostra associata Casa del Tartufaio è stata letteralmente perseguitata dai Nas dei Carabinieri, nonostante fosse perfettamente in regola e tutelata dal nostro ufficio legale”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Appello alle istituzioni

Infine, Home Restaurant Hotel lancia un appello alle autorità:

Si faccia chiarezza una volta per tutte. Si indaghi sulle attività delle pastaie a Bari Vecchia e si smetta di usare il settore Home Restaurant come capro espiatorio. Noi rispettiamo la legge e pretendiamo che venga fatta rispettare per tutti, non solo per chi dà fastidio alle lobby consolidate”.

 

L’organizzazione Home Restaurant Hotel, che da anni promuove un modello di ospitalità privata, trasparente e regolamentata, si dice pronta a proseguire la battaglia legale e mediatica “contro chi vuole affossare l’innovazione per proteggere rendite di posizione”. Questo potrebbe diventare un tana libera tutti con seri rischio per la sicurezza pubblica. 

Author: Gaetano

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