Il settore Home Restaurant, una realtà sempre più rilevante nell’ambito dell’accoglienza e della ristorazione, si trova al centro di una controversia che coinvolge il programma Mi Manda Rai Tre. Il programma, trasmesso dalla rete pubblica RAI, è accusato di aver diffuso informazioni false e fuorvianti sul settore senza garantire un adeguato contraddittorio agli operatori. La vicenda solleva interrogativi sul rispetto delle regole di imparzialità e veridicità dell’informazione da parte del servizio pubblico e sulle conseguenze di una narrazione incompleta o distorta per un’intera categoria professionale.
I fatti
Il 21 ottobre 2024, un autrice del programma Mi Manda Rai Tre contatta il CEO della Home Restaurant Hotel, azienda leader nel settore, invitandolo a partecipare a una puntata dedicata. Dopo aver richiesto documentazione sul settore, il 22 ottobre, il CEO viene informato che la puntata è stata rimandata a data da destinarsi. Tuttavia, il 9 novembre, l’azienda apprende che il programma è andato in onda senza alcuna rappresentanza del settore Home Restaurant.
Nel corso delle puntate del 9, 16 e 24 novembre, il conduttore e alcuni ospiti, tra cui rappresentanti della FIPE Confcommercio, avrebbero diffuso informazioni ritenute false, discriminatorie e lesive sul settore. In particolare, il settore Home Restaurant sarebbe stato descritto come irregolare ed assoggettato alle regole della ristorazione classica, ignorando documenti fondamentali come:
- il bollettino Antitrust del 2017, che aveva riconosciuto la legittimità del settore e che precisa non può essere assoggettato alle regole della ristorazione classica;
- il Disegno di Legge 2647/2017, volto a regolamentarlo e bocciato dall’antitrust perchè incostituzionale;
- il parere del Ministero dell’Interno del 2019, che definisce il quadro giuridico dell’attività come attività privata ed occasionale.
Secondo le accuse, queste omissioni, unite all’assenza di un contraddittorio, hanno contribuito a veicolare un’immagine distorta del settore, danneggiando chi opera in regola.
Il ruolo della RAI e gli obblighi di imparzialità
La RAI, in qualità di servizio pubblico, è tenuta a garantire un’informazione completa, imparziale e rispettosa delle norme deontologiche. Il mancato coinvolgimento di rappresentanti del settore Home Restaurant potrebbe costituire una violazione del diritto al contraddittorio e dei principi di trasparenza e correttezza dell’informazione.
La diffusione di notizie potenzialmente false o distorte può avere gravi conseguenze, non solo per la credibilità del programma, ma anche per gli operatori del settore, che rischiano di subire danni economici e reputazionali.
Violazioni legali che contestano gli operatori del settore Home Restaurant
Se le accuse mosse dagli operatori del settore Home Restaurant fossero confermate, potrebbero emergere diverse violazioni:
- Diffamazione a mezzo stampa: La diffusione di informazioni false o denigratorie potrebbe configurare il reato di diffamazione (art. 595 c.p.), specialmente se il contenuto trasmesso ha danneggiato la reputazione del settore.
- Violazione delle norme sulla concorrenza: Coinvolgere la FIPE Confcommercio senza dare spazio ad altre voci del settore potrebbe costituire una pratica contraria ai principi di concorrenza leale.
- Mancato rispetto del contratto di servizio pubblico: Il contratto che lega la RAI allo Stato impone standard elevati di imparzialità e completezza dell’informazione. La mancata osservanza potrebbe essere oggetto di sanzioni da parte delle autorità competenti.
Azioni della Home Restaurant Hotel
Gli operatori del settore con Home Restaurant Hotel stanno intraprendendo diverse iniziative per tutelarsi:
- Diffida formale alla RAI: E’ stata inviata una diffida per chiedere una rettifica ufficiale e un diritto di replica in una futura puntata.
- Reclamo all’AGCOM: L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni sarà interpellata per verificare eventuali violazioni dei principi di imparzialità e completezza dell’informazione.
- Denuncia per diffamazione: Procederemo legalmente contro il conduttore e gli autori.
Conclusioni
La vicenda solleva una questione cruciale: il diritto a un’informazione corretta e imparziale, soprattutto quando riguarda un settore economico in crescita come quello degli Home Restaurant. Se la RAI ha effettivamente violato i suoi obblighi deontologici, è fondamentale che venga fatta chiarezza, sia per tutelare gli operatori del settore che per garantire la fiducia dei cittadini nei confronti del servizio pubblico.
L’auspicio è che venga presto garantito un confronto equo, offrendo agli operatori del settore Home Restaurant la possibilità di far sentire la propria voce e chiarire la realtà dei fatti.
1 Comment
Enologo64
Sono convinto che chi apprezza la cucina ed il buon vivere abbia buttato la televisione nel cassonetto da molti anni! Anche per non sentire tutti quegli assurdi programmi di cucina.
Mi sono liberato della tv da oltre un decennio, vi consiglio di fare lo stesso!