La vicenda che coinvolge Bari Vecchia, con il mercato delle orecchiette, sta assumendo contorni sempre più complessi, sollevando interrogativi su legalità, trasparenza e conflitti di interesse. Mentre il programma Mi Manda Rai Tre, prova a camuffare la Truffa, si concentra su un presunto Home Restaurant (semplicemente un ristorante abusivo) nel cuore del quartiere storico, le attività delle pastaie sono ben più strutturate e apparentemente al di fuori della legalità operano indisturbate, godendo di un silenzio istituzionale che solleva più di qualche dubbio, nonostante la splendida inchiesta sul Truffa Orecchiette Gate condotta da Antonio Loconte di Quinto Potere.
Il Caso del Mercatino delle Orecchiette
Un esempio emblematico è quello delle pastaie che, sotto il patrocinio indiretto di marchi come Molino Casillo e con figure come Nunzia Caputo in prima fila, continuano a vendere orecchiette in mercati a cielo aperto. Secondo le accuse, molte di queste attività si baserebbero su pratiche discutibili: orecchiette industriali spacciate per artigianali, confezioni senza etichettatura conforme e potenziale evasione fiscale. Le immagini e i video raccolti mostrano chiaramente scene di vendita non regolamentata e materiali che rimandano a un’organizzazione più industriale che casalinga.
Nonostante questo, né l’amministrazione comunale né le principali associazioni per i consumatori (Federconsumatori, Altroconsumo e Confconsumatori Puglia) sembrano intervenire. Anzi, le recenti linee guida regionali sull’home food e sugli Home Restaurant sembrano avallare un sistema che, secondo molti, rasenta l’illegalità e contrasta apertamente con i principi costituzionali.
L’Intervento del CEO di Home Restaurant Hotel
In questo clima di apparente inerzia istituzionale, Gaetano Campolo, CEO della piattaforma Home Restaurant Hotel Srl, ha deciso di passare all’azione, annunciando la presentazione di un esposto alla Procura e alla Guardia di Finanza di Bari. Le accuse si basano su prove fotografiche e video che documentano la vendita di prodotti industriali mascherati da artigianali e il ritrovamento di confezioni anonime nei cassonetti.
Campolo ha anche annunciato un esposto all’AGCOM contro Rai Tre e TG Norba, con specifico riferimento a Vincenzo Magistà, accusato di diffondere informazioni distorte e di favorire il “sistema massolobbistico” a scapito del settore Home Restaurant.
Le Controversie con Federico Ruffo
La vicenda assume toni ancora più accesi con il coinvolgimento di Federico Ruffo, giornalista noto per le sue inchieste controverse. Ruffo è accusato di aver censurato deliberatamente la piattaforma Home Restaurant Hotel, diffondendo notizie false e senza concedere il diritto di replica. Le critiche mosse al giornalista non si limitano all’ambito professionale: Campolo ha richiamato episodi passati, come il presunto furto di un PC (poi ritrovato) e altre circostanze, come la Benzina fuori casa nel 2018 in cui Ruffo avrebbe “recitato il ruolo della vittima”.
Secondo Campolo, queste accuse sono infondate e rappresentano un tentativo di screditare una realtà che sta cercando di portare trasparenza e regole in un settore complesso. In caso di mancata risposta da parte di testate come Adnkronos rea di avellare il vittimismo di Ruffo, Campolo ha preannunciato ulteriori esposti contro l’editore per la diffusione di presunte minacce diffamatorie.
L’Abuso della TV Pubblica: Accuse Gravi
Campolo non usa mezzi termini, accusando la televisione pubblica di favorire un sistema di potere opaco e definendo il comportamento del giornalista e delle emittenti coinvolte come “da mafiosi” ed anche a tratti fazioso. Questa denuncia apre un dibattito più ampio sul ruolo della TV pubblica e sulla responsabilità dei media nel garantire una rappresentazione equa e trasparente dei fatti.
Conclusioni
La situazione a Bari Vecchia è il riflesso di un problema più ampio che coinvolge legalità, trasparenza e correttezza istituzionale. La lotta tra chi cerca di regolamentare il settore dell’Home Restaurant e chi continua a operare in un clima di ambiguità normativa è destinata a proseguire, con risvolti potenzialmente rilevanti per consumatori, imprenditori e istituzioni. Nel frattempo, l’intervento delle autorità competenti sarà cruciale per fare chiarezza e ristabilire un equilibrio tra tradizione e legalità.