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Home Restaurant sotto attacco: giornalisti al servizio delle lobby promuovono l’illegalità di Cesarine

Negli ultimi tempi, il settore degli Home Restaurant in Italia è stato bersaglio di una campagna mediatica senza precedenti, orchestrata da alcuni giornalisti legati a potenti gruppi editoriali. In particolare, diverse testate hanno diffuso notizie ritenute false e tendenziose su un’azienda denominata “Cesarine”, associata a presunte pratiche illegali e lobbiste, con lo scopo di screditare il modello di business degli Home Restaurant. La vicenda ha sollevato forti accuse da parte di Gaetano Campolo, CEO della Home Restaurant Hotel srl, la piattaforma leader nel settore in Italia, che si è detto pronto a ricorrere alla giustizia se le diffamazioni non verranno rettificate.

 

Le Cesarine e la campagna mediatica basata su una notizia falsa

Al centro di questa vicenda troviamo “Cesarine”, un’azienda che si autodefinisce come promotrice della cucina tradizionale italiana, ma che, secondo Campolo, opererebbe al di fuori della legalità. Alcuni giornalisti di spicco, come Benedetta Moro del Corriere della Sera, Chiara Cajelli di Dissapore, e Fabrizio Paladino del Gruppo Monrif, hanno contribuito a promuovere l’immagine di Cesarine, diffondendo una notizia priva di fondamento riguardante una presunta collaborazione dell’azienda con la Casa Bianca. Questa notizia, smentita dagli stessi uffici stampa della Casa Bianca e dell’Ambasciata Americana in Italia, sarebbe stata lanciata dal Gruppo Gedi, precisamente da Bologna dal giornalista Filippo Fiorini, Gruppo controllato dalla potente famiglia Elkann, e amplificata da altre testate come La Nazione,  Il Resto del Carlino, Il Corriere della Sera. Il Gruppo Gedi controlla direttamente i giornali in cui è stata diffusa la notizia falsa precisamente: 

La Repubblica 

La Stampa 

La Provincia Pavese 

Il Secolo XIX

La Sentinella

 

Il legame con le lobby e le accuse di illegalità

Campolo ha denunciato come queste testate, secondo lui, siano strumentalizzate da potenti famiglie e gruppi di interesse economico, come la famiglia Cazzola e Confcommercio, per favorire Cesarine e danneggiare il settore degli Home Restaurant. Secondo le sue parole, Cesarine non è una semplice associazione o una startup innovativa, come talvolta viene dipinta, ma una Srl attiva dal 2004 che non rispetta le regole imposte dalle autorità italiane in materia di attività di ristorazione in abitazione privata. Questo la renderebbe, secondo Campolo, una realtà non conforme alle direttive di Antitrust e Ministero dell’Interno.

 

La denuncia non si limita a un attacco contro i giornalisti, ma include anche l’accusa di appropriazione indebita di fondi pubblici e agevolazioni fiscali destinate a startup, dalle quali Cesarine avrebbe illegittimamente beneficiato. Campolo non esita a definire l’intera operazione come parte di un “sistema mafioso” volto a controllare il mercato e soffocare la concorrenza, colpendo duramente chi, come lui, opera nel rispetto delle regole.

 

L’impatto sul settore degli Home Restaurant

Le accuse mosse da Campolo e la diffusione di notizie false rischiano di destabilizzare un settore già fragile e regolamentato in modo complesso come quello degli Home Restaurant. L’azienda di Campolo, la Home Restaurant Hotel srl, ha sempre rispettato le normative vigenti e promuove un modello di ristorazione casalinga che offre un’esperienza autentica e trasparente ai clienti, a differenza di Cesarine, che sembra sfuggire ai controlli imposti dalle autorità.

 

La disinformazione diffusa dai media non solo mina la credibilità delle aziende oneste, ma favorisce indirettamente quelle che operano ai margini della legalità, come nel caso di Cesarine. Campolo, che ha indagato personalmente sulla vicenda, esige ora una smentita ufficiale dai giornalisti coinvolti, altrimenti si dice pronto a ricorrere alla magistratura per difendere la sua azienda e tutto il settore.

 

Conclusioni

La vicenda Cesarine evidenzia quanto il potere dei media e delle lobby possa influenzare l’opinione pubblica e le dinamiche di mercato in settori in crescita come quello degli Home Restaurant. Le accuse di Gaetano Campolo sono gravi e meritano di essere affrontate in modo trasparente, con una verifica delle fonti e delle notizie diffuse. La speranza è che il settore possa continuare a svilupparsi in un contesto di regole chiare e uguali per tutti, senza interferenze esterne che possano comprometterne la credibilità e l’integrità.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In foto Filippo Fiorini giornalista del Gruppo Gedi per La Stampa che ha diffuso per soldi questa notizia falsa delle Cesarine alla Casa Bianca per ottenere titoli da altri giornali utilizzando la Casa Bianca

 

 

 

 

Author: Gaetano

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