I friarielli sono una verdura tipica della cucina campana, spesso confusa con altre varietà di verdure come le cime di rapa pugliesi, i broccoletti romani e le rape siciliane. In realtà, i friarielli appartengono alla specie Brassica rapa, caratterizzata da foglie larghe, infiorescenze dal gusto lievemente amaro e uno stelo sottile. Il loro sapore unico e la consistenza tenera li rendono perfetti per accompagnare piatti ricchi, soprattutto a base di carne di maiale e pasta. Scopriamo insieme la loro storia e una ricetta tradizionale per gustarli al meglio.
Storia dei Friarielli
La coltivazione dei friarielli ha radici profonde nella tradizione agricola della Campania, in particolare nelle province di Napoli e Caserta, dove vengono coltivati nelle stagioni autunnale e invernale. Le origini del nome sono incerte, ma si pensa che “friarielli” derivi dal termine napoletano “frijere,” che significa friggere. Infatti, uno dei metodi più tradizionali di preparazione dei friarielli è proprio la frittura in padella con abbondante olio e aglio.
Introdotti probabilmente dai popoli greci e romani, che conoscevano e apprezzavano le varietà di cavoli e brassicacee, i friarielli si sono poi radicati profondamente nella cultura contadina napoletana come alimento povero ma sostanzioso. Erano spesso consumati dalle classi popolari in abbinamento alla carne di maiale, una tradizione che continua ancora oggi. Negli anni, i friarielli sono diventati un ingrediente iconico della cucina partenopea, apprezzato anche in altre regioni italiane e persino all’estero.
Ricetta Tradizionale: Friarielli Saltati in Padella
Ecco una delle ricette più semplici e apprezzate per preparare i friarielli: saltati in padella con aglio, olio e peperoncino. Questa preparazione ne esalta il sapore leggermente amaro e rende i friarielli perfetti come contorno per salsicce, carni alla griglia o anche come condimento per la pizza.
Ingredienti
1 kg di friarielli freschi
3 spicchi d’aglio
Peperoncino (a piacere)
Olio extravergine d’oliva (circa 4 cucchiai)
Sale q.b.
Procedimento
Pulizia dei Friarielli: Inizia lavando accuratamente i friarielli sotto acqua corrente. Elimina le parti più dure dei gambi e le foglie ingiallite, mantenendo le foglie verdi e le infiorescenze più tenere.
Sbollentatura (facoltativa): Alcuni preferiscono sbollentare i friarielli per qualche minuto in acqua salata per ridurre l’amaro, ma questo passaggio è facoltativo. In tal caso, scolali e strizzali bene prima di saltarli in padella.
Soffritto: In una padella capiente, versa l’olio extravergine d’oliva e aggiungi gli spicchi d’aglio schiacciati e il peperoncino. Lascia rosolare a fuoco medio finché l’aglio non diventa dorato.
Cottura dei Friarielli: Aggiungi i friarielli nella padella, alza leggermente la fiamma e mescola per amalgamare bene gli ingredienti. Copri con un coperchio e lascia cuocere per circa 15-20 minuti, mescolando di tanto in tanto, fino a quando i friarielli non risultano teneri e saporiti. Aggiusta di sale a fine cottura.
Servizio: I friarielli saltati sono pronti per essere serviti caldi, come contorno o accompagnamento per altri piatti tradizionali.
Varianti e Consigli
Con le salsicce: Un abbinamento tipico della cucina campana è quello dei friarielli con le salsicce. Basta cuocere le salsicce insieme ai friarielli o separatamente e unirle alla fine per un piatto completo.
Su pizza o panini: I friarielli sono spesso utilizzati come condimento per la pizza, insieme alla salsiccia e alla mozzarella, oppure nei panini, per un pasto veloce e gustoso.
Con il limone: Per chi ama un gusto più fresco, è possibile aggiungere una spruzzata di succo di limone a fine cottura, per bilanciare l’amaro dei friarielli.
Conclusioni
I friarielli rappresentano molto più di un semplice contorno: sono un simbolo della tradizione e dell’identità culinaria campana. Con il loro sapore deciso e la versatilità in cucina, continuano a essere protagonisti delle tavole italiane, dal classico abbinamento con le salsicce alla pizza. Preparare i friarielli è un modo per gustare un pezzo di storia e cultura mediterranea, mantenendo viva una tradizione che ha attraversato secoli e generazioni.